Con una decina di minuti di
anticipo rispetto all'ora di ritrovo, prevista alle 07.00 nel parcheggio della stazione FS di Savona, impazienti di
partire, ci troviamo: Mara, Monica, Eugenia, Mario, Domenico e Giorgio.
Equamente suddivisi su due autovetture, alle 07.00 in punto, partiamo alla volta
di Pietraporzio, dove, ad attenderci alle 9,30, vi sono Nadia e Biagio del Ges.
Viaggio tranquillo con sosta di prammatica a Demonte per un caffè e quant'altro
necessario; puntuali, alle 9,30, raggiungiamo a Pietraporzio gli amici Nadia e
Biagio, nel parcheggio antistante l'Hotel Regina delle Alpi.
Temperatura
rigida, sotto zero. Cielo serenissimo. Dopo brevi convenevoli, ci avviamo verso il bivio per la strada che
conduce a Moriglione, che troviamo ricoperta da un alto strato di neve fresca. Inforchiamo le ciaspole e, alle 10 circa
iniziamo a camminare.
Il percorso sale dolcemente lungo il fianco
della valle, sotto un sole splendente. Ci alterniamo in capo al gruppo. Dopo
alcuni tornanti possiamo ammirare il roccioso Mte Bersaio (2690 m) che domina
l'abitato di Sambuco. Poco dopo, sulla destra del Bersaio, ecco il Mte Nebius
(2600 m) e, in sequenza, il Varirosa (2292 m), l'Autes (2286 m), e, laggiù in
fondo, la Valle Stura.
Il tutto ricoperto da una coltre di neve splendente
sotto un sole abbagliante. Prendendocela con calma, sia per ammirare questo
spettacolo, sia per la neve fresca, e anche per fare qualche foto, arriviamo a
Moriglione San Lorenzo (1414 m.) alle 11,15. Breve sosta per proseguire verso Moriglione
di Fondo, che raggiungiamo dopo 30', sempre su neve fresca. Uno sguardo alle
poche baite in stato di pietoso abbandono, e ritorniamo sui nostri passi alla
volta di Moriglione. Qui si decide la sosta pranzo. Preso posto sul
terrazzino sgombro di neve, al piano terra di un casolare, con il sole in
fronte diamo fondo alle nostre scorte e rilassiamo le membra già piuttosto
affaticate.
Fortunatamente appare una coppia di ciaspolatori che sembra andare
verso Castello, seguendo il "Sentiero delle Pecore". Ci farà da
battipista con nostra grande gioia. Alle
13,15 circa decidiamo di ripartire alla volta di Castello. Pia illusione!.
Saliamo il sentiero e, con qualche strappo, raggiungiamo quota 1500 dove si dovrebbe scollinare; ma le tracce
della coppia che ci aveva preceduto finiscono.
Qui, malgrado l’individuazione
da parte di Mario del segnavia rosso/bianco per Castello, considerato che non
avevamo idea di come il sentiero si sarebbe sviluppato più oltre a causa della neve alta, si decide
di tornare indietro, seguendo la via di salita. Scendendo, in prossimità di
Moriglione, incontriamo la coppia che era svanita nel nulla e che avrebbe dovuto
farci da apripista per Castello.
Chiediamo lumi. Sono del posto. Non ritenevano
sicura la discesa, confermando che la nostra decisione di non proseguire era
stata saggia. Continuiamo a scendere godendoci sempre il paesaggio innevato e
solatio, fino a raggiungere verso le 15, le prime case di Pietraporzio. Abbiamo
fatto circa 400 m di dislivello, per km.8,5 di sviluppo.
Togliamo le ciaspole e ci incamminiamo sulla
strada asfaltata, non senza ammirare il delizioso lago artificiale di
Pietraporzio contornato da casette ricoperte di neve, con sullo sfondo le
montagne che sovrastano il Vallone del Piz.
Ore 15,15 la festa è finita e gli amici se ne vanno..... Consumiamo qualcosa all'Hotel Regina delle Alpi. Mario propone di andare a Castello per vedere dove arriva il sentiero. Ok, si va.
Ore 15,15 la festa è finita e gli amici se ne vanno..... Consumiamo qualcosa all'Hotel Regina delle Alpi. Mario propone di andare a Castello per vedere dove arriva il sentiero. Ok, si va.
Nadia e Biagio in macchina. Gli altri a piedi. Peccato non aver portato la
macchina fotografica: scorci bellissimi da Castello. Troviamo il segnavia
"rosso/bianco": siamo soddisfatti. Torniamo alle macchine. Saluti,
baci, e si riparte tutti goduti. Grazie a tutta la compagnia. Giorgio.