sabato 8 novembre 2014

ANELLO DI PRATO NEVOSO - CIMA ARTESINERA - DOMENICA 26 OTTOBRE 2014



Gerry talmente puntuale da essere in anticipo giunge con Annamaria, Anna e Loredana a Pratonevoso presso il borgo stalle lunghe.
Partiamo direttamente a piedi costeggiando la strada asfaltata che porta al rifugio verde constatando con piacere che il clima non è troppo rigido e che la nuvolaglia presente e’ inconsistente con ampi spazi di sereno che la circondano.

Giunti alla partenza della seggiovia a 6 posti, presso il verde, proseguiamo sulla sterrata per prendere subito a sinistra e salire lungo la pista da sci su uno strappo che ci fa udire i primi fiatoni. 

Sul versante opposto, alla nostra destra, un gruppo di cacciatori voceggia e non capiamo se diamo loro fastidio oppure, a nostra insaputa, svolgiamo il prezioso compito di cani da caccia aggiuntivi con la speranza che disturbando le prede esse si dirigano verso di loro. sta di fatto che nessuna fucilata e’ stata esplosa.

Raggiunta la rotabile sterrata che porta alla balma ci spostiamo  più ad est ed iniziamo a salire una traccia di sentiero segnalata, si fa per dire, con uno sbiaditissimo segno bianco giallo. La salita è ripida tra erba ormai prostrata dalla stagione e qualche masso fino a giungere sul limitare della cresta ove, improvvisamente, compare il primo degli inaspettati panorami strapiombanti verso il Malpasso, la Val Corsaglia e di fronte il Monte Fantino.

Annamaria presa da euforia fotografica, clicca a destra e a manca, un larice bonsai cresciuto non si sa come, praticamente nel vuoto, diventa il soggetto preferito.


Si continua sulla cresta con continue vedute strapiombanti verso gli inghiottitoi e le doline sottostanti. 
Anna ci allieta con una lettura tipo fiaba con infante da addormentare del primo pannello informativo che tratta e spiega il carsismo unico e i fenomeni collegati della zona anche grazie alle precipitazioni veramente consistenti che colpiscono questi luoghi.

Giungiamo sulla cima Artesinera. il cielo si e’ rasserenato ma tira una tramontanina a quasi 2000 metri di quota piuttosto freschetta. Scendiamo di qualche metro e troviamo un posto riparato super panoramico sul Malpasso. 
Le brume autunnali salgono fino a circa 1800 metri di quota, mentre più in alto le cime sono nitide nell’ aria tersa e limpida della tramontana sovrastante. il contrasto unito ai colori autunnali e’ veramente notevole, tanto che il nostro pensiero va alla siepe oscurante lo sguardo del più felino…dei nostri poeti. ma oltre a qualche gerundio, nessun infinito prende corpo.
Riprendiamo il cammino sotto il sole ed il cielo terso in alto e brumoso in basso, con le cime del Mondole’, Seirasso, cima della Brignola, Mongioie di fronte a noi. 

Raggiungiamo, dopo l’ultimo pannello informativo, il rifugio la balma, chiuso e facciamo una sosta sole. occupiamo le panchine, io mi sdraio sullo scivolo dei bimbi a mo’ di sdraio.
Al momento della partenza Annamaria non trova più gli occhiali da sole. attimi di panico ma poi il lieto fine.  Sosta veloce al rifugio merlo degli alpini ove un inquietante tappeto di mosche, tafani, vespe e altri insetti defunti ricopre il pavimento all’ interno della veranda. scendiamo lungo la sterrata, incrociamo il bivio sciistico per Artesina e raggiungiamo nuovamente il verde. 

Scegliamo di continuare sull’ asfalto anche perché’ Loredana deve proseguire come cantavano i cugini di campagna, per dolore podale causa scarponi, che molti, compreso il sottoscritto, purtroppo conoscono. Fortunatamente non incontriamo nessun vetro e nessun chiodo, ma in compenso un nebbione da nuvole basse ci avvolge con la sua fredda umidità.
Un caldo caffè nel mio piccolo monolocale molto gradito anche per i dettagli dell’arredo agli ospiti (che ringrazio) e poi il ritorno a Savona.
Un salutone e alla prossima,
                                                                                                                                                        piero