lunedì 10 marzo 2014

TOIRANO - BALESTRINO E VISITA ALLE GROTTE 09 MATZO 2014



La giornata è sorprendentemente da Primavera avanzata: cielo terso, temperatura mite, niente vento.  Siamo in tredici: Annamaria, Tiziana, Ornella, Flora, Mariuccia, Rosanna, Oriana, Anna Bertizzolo, Valentina, Massimo, Lutz, Piero e Paolo.         Puntuali alle 7,30 si parte e alle 8 parcheggiamo a Toirano.   
                                        
 Andando verso la piazza del Comune, da dove parte il Sentiero delle Terre Alte, facciamo una breve sosta al bar.  Poi, nel silenzio del primo mattino, attraversiamo incantati il borgo antico, e superata la frazione di Barescione, ci portiamo al guado delle  Case Cantarana.  Ma le insistenti piogge  di  quest’inverno  hanno  gonfiato il torrentello, rendendoci impossibile il passaggio. Continuiamo allora salendo per mezz’ora circa su una bella “crosa”. Incrociamo la strada comunale, che abbandoniamo dopo trecento metri per seguire l’antico tracciato. 


ma  giunti ai piedi del castello di Balestrino, troviamo il vecchio borgo blindato letteralmente da pesanti recinzioni.     Ci renderemo poi conto delle sue condizioni, ormai più che fatiscenti, che renderebbero il transito al suo interno estremamente pericoloso.  Che si fa?  Per niente scoraggiati ci improvvisiamo acrobati e superiamo due pesanti cancelli, pur restando all’esterno del borgo. Ostacolo superato, dunque, ma la Mariuccia dice che non si è divertita…         Ci è piaciuta però la salita tra gli ulivi, nel verde tenero delle “fasce”, già punteggiate di primule e violette.  Abbiamo fatto le undici, e in alternativa al ripido sentiero delle Terre Alte, riprendiamo il cammino su una comoda sterrata che ci porta al ricongiungimento, al vertiginoso punto panoramico sopra le cave, al lato opposto del M. San Pietro.  Che spettacolo!  Ai nostri piedi la grande piana di Pietra L., Loano, Borghetto e Toirano, col mare blu che sapremo poi, oggi frequentatissimo dai turisti.    A Nord, a far corona, bianchissimi di neve, il Pizzo d’Ormea, l’Antoroto, e più vicino il M. Carmo.  Tanta bellezza vale un’oretta di ozio, dopo il pranzo, stesi al sole ormai caldissimo, a chiacchierare e sentenziare di cucina, salute e belle intenzioni.                


 Il sentiero che scende in Val Varatella, precipita scosceso tra boschi di roverelle.     Le nostre gambe, impigrite dal lungo inverno,ne risentiranno.                                           Altra sosta al bar, a Toirano. Poi, in nove su tredici, saliamo con le auto per la visita  alle grotte.   Altra meraviglia: le grotte della Basura e di S. Lucia sono veramente affascinanti, ed è apprezzabile quanto è stato fatto per rendere comoda e sicura la visita.   Usciti all’aperto, saliamo alla soprastante caratteristica chiesetta di S. Lucia.    Ma l’accesso al sagrato è chiuso anche lui da un robusto cancello. Uffa! Ma che scherzi sono questi, sbotta ridendo la Flora: anziché per Castelli, oggi siamo andati per Cancelli!   E non è finita: ci aspettano a sorpresa due ore di autostrada per fare trenta chilometri! Una coda pazzesca, come a Ferragosto.  Andemmu ben.                                      
 Arriviamo però giusto in tempo a Savona prima della chiusura del Conad: la Flora riuscirà a comperarsi un pollo allo spiedo con patatine, per la cena.                            
 Alla fine, tutto è bene ciò che finisce bene.  Un arrivederci alla prossima, da Paolo.

Nessun commento:

Posta un commento

Ogni commento verrà vagliato e moderato prima della sua pubblicazione.

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.