Puntuali alle ore 9.00, con bel
tempo e due cani, felici partono i nove amici della montagna in direzione
Melogno, dove, nel parcheggio antistate la
“ Cà del Din “, lasciamo le
nostre auto.
Una piccola colazione, e subito si percorre una strada sterrata fino alla
deviazione, non ancora segnalata, per le
ex Miniere di Argento.
Qualche palo nuovo di
segnaletica, fa sperare in una prossima realizzazione.
Il sentiero si fa un po’ impegnativo a causa
delle tante foglie secche e pietre che lo nascondono. Dopo dieci minuti di questo
percorso, ecco che appare un ricovero a forma di Nuraghe, nei pressi del quale,
troviamo le ex cave di argento, da noi subito esplorate…………salutiamo due
pipistrelli appesi in una falda.
Consumiamo il pranzo in zona con
una splendida vista su tutta la Valle Pora, con Rialto e Carbuta.
Osservando il materiale di scarto
ancora presente sul pendio antistante la
Miniera, e vedendo le strutture ancora esistenti dove sicuramente iniziava la
funivia che portava a valle il materiale estratto, immaginiamo la fatica che ha comportato il fare questo lavoro.
Proseguendo il percorso della
nostra escursione, prendiamo una deviazione , ancora privo di segnaletica, che
porta alla Neviera,
attraversando una
pineta quasi completamente distrutta dal peso della neve….. tutto per terra
!!!!
Alla Neviera, un cartello
didattico informa sulla stessa, e offre cenni storici sulla Miniera. Non
sottovalutiamo l’ importanza della Neviera, poiché anch’essa, con il lavoro di
produzione e trasporto del ricavato
ghiaccio per i…. “ frigoriferi “ dell’epoca , comportava una fatica non
indifferente per il riempimento e pestaggio della neve e per isolarla dal caldo e quindi, mantenerla fino alla stagione avanzata : molto geniale !!!
Torniamo indietro percorrendo un
bel sentiero largo che in breve ci riporta alla Cà del Din .
Così finisce una bella
passeggiata primaverile.
P.S.: i nostri due compagni
quadrupedi, tornati a casa…hanno dormito come sassi, ben contenti anche loro
Lutz e Tiziana