Una carovana di cinque auto parte
in orario alle 8,30 da Savona, ma al casello di Pietra L. ne arrivano soltanto quattro. La quinta ha
fatto dietro-front perché l’autista era partito senza patente.
Si arriva al parcheggio di Tovo
con un po’ di ritardo. Ma lo recuperiamo , con rammarico, perché si salta la
sosta per il caffè, al bar della avvenente barista esotica, oggi in
vacanza.
Gran bella giornata, di una
primavera qui sfolgorante di luce. Il
torrente Maremola, ricchissimo d’acqua cristallina, si snoda per buona parte
del nostro percorso contornato dalla piena fioritura di piante fruttifere e
ornamentali, che agricoltori e vivaisti curano con diligenza.
Siamo in sedici alla partenza dal
monumentale mulino della Biringhiera, in compagnia di tre cani. Natalia e
Angelo ci aspettano alla meta, all’Agriturismo della Ferriera.
Ci stupisce la perfetta conservazione ed efficienza di un lungo ponte-canale,
che con le acque del torrente, continua, dall’inizio del secolo scorso, ad
alimentare una centrale elettrica. Si
sale tra gli ulivi fino al borgo di Magliolo, in posizione felice e soleggiata.
Qui il gruppo fa una prima sosta, che si protrae un po’ più a lungo, per
aspettare il sottoscritto, fermato da un violento attacco di cervicale, che lo
angustierà per buona parte della giornata.
Si riprende affrontando la parte più
alta del tragitto, che ci porta, in località Montà, sulla parte non alterata da
interventi migliorativi dell’antico itinerario del 1700, che, percorso da muli
carichi del minerale di ferro proveniente dalle miniere dell’Isola d’Elba, veniva
trasportato dalla spiaggia di Pietra L. fino
alla fonderia di Isallo.
Che faticaccia, povere bestie! All’antico ponte di Lovera, incontriamo a
sorpresa la Natalia che ci è venuta incontro. Impietosita dalle evidenti
condizioni del sottoscritto, se ne prende gentilmente e amorevolmente cura,
accompagnandolo a lenta andatura. Anzi, non lo mollerà più, offrendogli un
passaggio in auto nel pomeriggio, per il ritorno a Tovo.
Alle 12,30 siamo come convenuto,
all’Agriturismo, ristrutturazione moderna e graziosa ad opera degli eredi,
dell’osteria che dava ricovero a conducenti e muli durante l’attività della
ferriera, dal 1730 al 1860.
Ci abbuffiamo, stavolta con la mia importante
partecipazione, al ricco e gustoso buffet: per soli 5 euro abbiamo avuto a
volontà friscieu caldissimi, salame, torta pasqualina, crostata, vino
eccellente e bibite. Il tutto servito al sole del verdissimo e fiorito dehor.
Nel frattempo il proprietario, Sig. Luciano, ci raccontava la storia della
ferriera, dall’inizio dell’attività fino al momento in cui una serie di incendi
la fermarono per sempre. Il racconto è proseguito con la storia di una
autentica saga di famiglia, dai gestori della antica osteria fino ad oggi.
Detto tra noi, è stato più facile digerire il
pranzo! Ancora una passeggiatina
digestiva tra ciliegi fioriti, ai vicini laghetti e cascatelle del torrente, e
poi giù, con passo svelto e senza problemi fino a Tovo.
Ripartenza per Savona
alle 16,30, in tempo per evitare le code del rientro della gran folla di
turisti che oggi ha animato la Riviera. Con
questo, Paolo, ormai ristabilito, vi saluta, e vi aspetta Lunedì di Pasqua,
alla gita della Balconata di Ormea.
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni commento verrà vagliato e moderato prima della sua pubblicazione.
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.