Puntuali, sono presenti: 5 bipedi
(Giorgio, Mario, Lutz, Tiziana e, gradita ospite, Gabriella) ed 1 quadrupede
(Linus). Alle 7 in punto si parte con
due auto alla volta di Castello (Pietraporzio).
Uscita a Mondovì, sosta a Demonte per un
caffè e quant'altro necessario, arrivo a Castello alle h.9,15.
Giornata serena (a
Savona leggera pioggerella). Posteggiamo in uno slargo dello sterrato dove
inizia il nostro percorso. Sono le 9,30; partiamo (quota 1338). La sterrata
sale in una bella pineta fino ad incrociare a quota 1600 il sentiero
proveniente da Pontebernardo.
Seguiamo il sentiero
che, al termine della pineta, inizia a salire nel ripido e suggestivo vallone
del Rio Corforent, in mezzo a balze
rocciose ed al cospetto delle caratteristiche pareti delle
Barricate.
La fioritura è meravigliosamente
in corso! A quota 1950 ca. superiamo un breve tratto di ca. 50 mt. dove il
sentiero è stato cancellato da una slavina, e, ripresa la traccia, a quota 2100
ca. attraversato il Rio Corforant, su un facile canalino di neve, raggiunto il
versante opposto, iniziamo a salire il ripido pendio erboso sbucando, a quota
2250, su un ampio e pianeggiante pascolo.
A sinistra, passata la piccola
costruzione in legno del pastore, risaliamo il facile crinale fino a
raggiungere, alle ore 12,30, la Cima della Montagnetta mt.2317. Ci fermiamo
giusto il tempo per godere il panorama: in basso il Vallone del Piz ed il
Vallone di Pontebernardo sovrastati dalle loro montagne, a destra Cima Tre
Vescovi e l'Enciastraia, alle nostre spalle il Bodoira e il Colle Vallonetto.
Approfittiamo della presenza di
tre escursionisti provenienti dal Monregalese per farci scattare un paio di
foto di gruppo. Poiché in vetta tira un po' di vento, ci incamminiamo alla
ricerca di un posto riparato per dar fondo alle provviste.
Io e Mario proponiamo di andare
verso il Colle Vallonetto, per poi fare
un giro ad anello per il ritorno, anche se non in programma. Ok, tutti sono
d'accordo. Attraversati prati con fioriture spettacolari, ci fermiamo quindi
presso un nevaio, riparato da alcune rocce.
Finito il pranzo ci incamminiamo attraversando pascoli in fiore e, su facile sterrato, verso il Colle Vallonetto mt.2530, che
raggiungiamo in ca un'ora. Dal crinale possiamo distinguere laggiù, a quota
2080, il Gias del Vallonetto. Il sentiero per il Gias fa un lungo traverso. Si
propone una direttissima scendendo il vallone in linea retta fino al Gias.
Tutti consenzienti: si scende tra
prati in fiore e, di fronte a noi, i pascoli del Bersaio e le sue pareti
strapiombanti su Sambuco. Dopo una distesa di spinaci selvatici raggiungiamo il
Gias e proseguiamo su facile sterrata, dove possiamo godere della vista di uno
splendido cespo di Giglio di S. Giovanni, fino a raggiungere, a quota 1810, Il Pilone
(Madonnina votiva). Lasciamo lo sterrato e scendiamo il sentiero che porta a
Moriglione S.Lorenzo.
Tra boschi di larici e abeti e
pascoli lussureggianti scendiamo di quota. In basso, sulla nostra sinistra ci
appare Moriglione di Fondo; a quota 1460 ca, Moriglione S.Lorenzo che non
raggiungiamo in quanto seguiamo il "Sentiero delle Pecore" che, dopo
un breve strappo sino a quota 1580, continua quasi in piano fino a Castello che
raggiungiamo alle ore 17,30 dopo 18 Km ca.di percorso ed un dislivello
complessivo di ca.1400 mt.!!! Un plauso particolare a Tiziana, per la sua
tenacia.
Sono soddisfattissimo dei miei
compagni che ringrazio.
L'unità
d'intenti ha reso possibile eseguire il ritorno ad anello non in programma,
peraltro gratificante. Dimenticavo: un grazie anche a Linus che ci ha
rallegrato con le sue corse e "scompatelle" nella neve.
Giorgio