Gerry puntuale come uno svizzero in svizzera
giunge con Annamaria, Federica, Valentina, Patrizia, Marina e Domenico nel
piazzale di Pratonevoso. Mi caricano in auto per raggiungere la Balma.
Purtroppo anche questa domenica scesi dall’
auto, goccioloni arancioni d’Africa e un vento fortissimo ci investono. Comprendiamo
subito che raggiungere la cima della Brignola
a quasi 2500 m. di quota sarebbe un azzardo troppo pericoloso per cui
abbandoniamo l’idea, promettendoci che sarà sicuramente rimandata in un'altra
occasione.
Dopo un consulto ristorativo al bar e
terminato lo scroscio d’acqua decidiamo di far visita alla malga presso il
laghetto delle Scalette a circa 15 minuti di distanza.
Un gallo particolarmente
canterino sempre in posizione da cane da caccia in ferma (cioè con 1 zampa in
su’) con il seguito di pollastre, due splendidi equini, un cane pastore ormai
pensionato,
Prima dell’ acquisto la mamma ci fa
assaggiare i formaggi presso uno spino (che serve a rompere la cagliata dei
formaggi tramite, appunto, l’operazione di spinatura)
Io con la mente cerco
di accompagnare la lama del coltello più in là possibile durante i tagli di
assaggio. Terminati gli assaggi (sigh!) e gli acquisti torniamo alle auto fra
qualche goccia di pioggia e decidiamo insieme di tentare un anello ai piedi del
Mondole’ attaccando la via diretta più ripida ma più breve nel caso dovessimo
rientrare velocemente causa maltempo.
Il primo tratto è ripido, ma circondato da una varietà floreale
incantevole e variopinta.
Anche durante la
discesa uno scroscio d’acqua più intenso dei precedenti ci investe e così
raggiungiamo le auto piuttosto inumiditi.
Ci cambiamo presso le auto dove il solito Gerry
facendo l’ indiano da’ un occhiata di troppo ad Annamaria svestita che lo allontana
con molta diplomazia. Ed ecco l’asso nella manica della precedente citata
svestita: la sua mitica crostata 3-2-1 (segreto di Annamaria non svelabile).
Ci sediamo presso la Balma così in caso di
pioggia ci saremmo potuti riparare alla svelta ed in un battibaleno i due piani
della crostata con alcuni cioccolatini “pochetti caffe’” (traduzione in
italiano) di Valentina come contorno, spariscono. a questo punto manca solo il
caffè che consumiamo seduti al tavolo della balma
ammirando l’ artistica
composizione cromatica dello smalto (o roba simile) delle unghie di Federica
che fanno pendant con il colore delle sue due borracce, di cui una sempre vuota
ma che Federica porta per puro abbinamento ai colori dei suoi artigli…
Poteva andare molto meglio ma anche molto
peggio, per cui alla prossima ringraziando tutti i temerari partecipanti.
piero
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