martedì 5 agosto 2014

CIMA TESTA DEL FERRO M. 2769 ( GIRO AD ANELLO ) - DOMENICA 27/07/2014



Con un certo ritardo sull'ora convenuta, alle 07.10 si parte alla volta di Pontebernardo. Sono presenti: Federica, Valentina, Domenico, Marina, Flora, Serena, Matteo, Giovanni, Simona, Lutz, Tiziana, Ornella, Mario, il sottoscritto e Linus.
Breve, si fa per dire, sosta a Demonte ed arrivo al Rifugio Talarico (mt.1720) verso le 9.30 da dove si parte, per la nostra meta, alle 10.00 ca. I monti si stagliano contro il cielo azzurro. Si prospetta una bella giornata di sole.
Federica mi informa che questa escursione la fa come prova generale dopo l'infortunio subito ad un ginocchio. Salirà con noi per un certo tratto e quindi ritornerà al Rifugio dove ci troveremo al ritorno. Ok, accordato.
Superato il Rio Pontebernardo seguiamo la carrareccia verso il Colle di Stau. 

Al primo bivio lasciamo a sinistra il sentiero che sale al rifugio Lausa e al Passo di Vens e proseguiamo sulla sterrata. L'idea è di prendere il sentiero per il Vallone di Panieris che avremmo trovato sulla sinistra dopo una serie di tornanti.
 E' solo un'idea, appunto! Non trovandolo, con Mario si decide di continuare sulla carrareccia fino al Gias di Stau mt.2069 (fontana) cercando di intercettare un sentiero di raccordo con il precedente, indicato sulla cartina. Tentativo vano!!!  Breve sosta al Gias per ammirare la vallata sottostante e le cime circostanti tra cui la  Rocca Verde mt.2694.


 Si riparte verso il colle di Stau. Salendo si intravedono ad Ovest vecchie postazioni militari del Vallo Alpino del Littorio. 


Ad un bivio, a quota 2500 ca, una palina indica direzione Ferrere a sinistra. Prendiamo decisamente il sentiero di destra che si inoltra nel vallone delle Garbe di Stau. Come concordato Federica, dopo aver validamente testato il ginocchio con ca.800 mt. di dislivello, decide di ritornare. Appuntamento al Rifugio Talarico. 

Continuiamo sul sentiero che, a tornanti, si dirige verso la Casermetta (mt.2660 ca.), sotto il Monte Peiron (mt.2796). La raggiungiamo intorno alle ore 13.30. Breve sosta prima di affrontare l'ultimo tratto abbastanza ostico, che ,aggirando la Testa di Garbe, raggiunge un ripiano con un paio di costruzioni del Vallo a mt.2.700 ca..  Da qui il sentiero scende, facendo un traverso in discreta pendenza e moderata esposizione. Sotto il vigile controllo di alcuni camosci, appostati sopra la cresta, passando sotto un bunker denominato "opera 27" con i resti di filo spinato disseminati qua e là, raggiungiamo il Passo di Panieris mt.2683. Flora, che riesce a superare egregiamente questo tratto che la preoccupava non poco, riceve gli applausi del gruppo. Foto di rito al Passo di Panieris. Sono le 14.00 ca.
Qualcuno, timidamente, avanza il desiderio di mangiare. Non se ne parla proprio!!!  Manca circa mezz'ora alla cima. Proseguiamo quindi lungo la china erbosa alla nostra sinistra, risaliamo l’ultimo pendio e facendo attenzione al filo spinato disseminato su per la china, dopo un centinaio di metri di quota, raggiungiamo la vetta sormontata da un cippo di pietre (mt.2769). Sono le ore 14.30.
Anche se il nostro retropensiero, data l'ora d'arrivo, è rivolto ai nostri zaini contenenti le vettovaglie, il panorama a 360° che ci circonda ci riempie gli occhi e non possiamo fare a meno di ammirarlo: sotto di noi i 5 laghi di Vens,
 l'Aiguilles de Tortisse, a sinistra i laghi di Fourchas, sempre a sinistra, verso Sud, la Cima Las Blancias (mt.2970), il Monte Vallonetto (mt.2951), le Cime di Vens (mt.2952), il Clai Superiore mt.2982), verso Nord il Monte Peiron e la Testa di Garbe, in lontananza l'Enciastraia e l'Oronaye (mt.3100).
Quasi mi  dimenticavo di mangiare! I miei compagni invece no: in men che non si dica, prima che potessi prendere posto su una roccia, erano già tutti ben sistemati e con le mandibole in movimento!
Alle 15.00 ca. dopo un meritato riposo ci prepariamo per la discesa  verso il Rifugio Talarico, completando l'anello scendendo dal Vallone di Panieris. Seguiamo il sentiero (tacche rosse) che avremmo dovuto prendere in salita! Superata una bella cascata ed un pianoro con un laghetto,
 continuiamo la discesa innestandoci nel vallone di Pontebernardo, fino a quando, 500 mt. più in basso ci appare il Rifugio Talarico che raggiungiamo verso le 17.30, 
terminando il nostro giro ad anello di ca.14 km. ed un dislivello di ca.1100 mt.. Non male: complimenti a tutti i partecipanti che si dichiarano molto soddisfatti. Grazie a Mario per la preziosa collaborazione. Dopo esserci cambiati e ripuliti, decidiamo di fermarci, per poi salutarci, all'Hotel Regina delle Alpi. Qui, dopo breve sosta, ci salutiamo. Una bella giornata con una bella compagnia!!
Giorgio
 

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