venerdì 24 luglio 2015

RELAZIONE :TOUR DEL PIC D'ASTI CON SALITA AL PAN DI ZUCCHERO (MT.3208) - SABATO 18 LUGLIO 2015



Alle 5.20 impressionato dalla ressa di escursionisti che volevano partecipare all'"avventura", decido, con Federica, una rapida scelta dei migliori. Pertanto, insieme a noi, parteciperanno Valentina, Manuela e la sua segugia "Moka".
Formiamo dunque una macchina, guida Federica e, alle 5.30 in punto, partiamo alla volta della Val Varaita. Dopo la breve e solita pausa caffè lungo il percorso, verso le 8.30 parcheggiamo a due km. dal Colle dell'Agnello, presso un laghetto (Lago del Pic d'Asti) a quota 2587. Il tempo è buono. Qualche nuvola quà e là. 
Di fronte a noi la nostra prima meta: il Pan di Zucchero.  A destra il Pic d'Asti che aggireremo sbucando dalla Sella omonima. Alle 9.00 ca. siamo in marcia. Seguendo tracce di sentiero sulla sinistra del laghetto, teniamo come riferimento il Colle dell'Agnello Vecchio (mt.2735)  che raggiungiamo alle 9.30. 
Il sentiero adesso, con diverse varianti, sale ripido la spalla ovest del Pan di Zucchero. 
Raggiungiamo la cima (mt.3208) alle 10.45. Il panorama è suggestivo: la Tour Real, il Queyras, il Vallone di Bouchouse con la sua macchia azzurra del Lac de Foréant, la bellissima lama della Crète de la Taillante (mt.3197), il Pic  d'Asti (mt.3219), il Re di Pietra ovvero il Monviso (mt.3841), 
e tante altre cime. Alcune nubi disturbano un poco il panorama. Foto sulla cima, beato fra le Donne e "Moka". 
 



 Ci riposiamo un poco decidendo di pranzare più avanti, secondo necessità. Riprendiamo il sentiero  sul lato Nord, in direzione Lac de Foréant. Ha una discreta pendenza e ad un certo punto, si insinua in un canalino abbastanza ostico. 
Lo superiamo di conserva, mettendo in circolo un pò di adrenalina;  con soddisfazione riprendiamo il sentiero a fondo valle che ci porta al Col Vieux (mt.2806) e, con discreta salita, raggiunge la Brèche de Ruine (mt.2908),  

una forcella tra la Taillante ed i contrafforti del Pan di Zucchero. Sono le 13.15. Ormai i motori sono caldi: decidiamo di proseguire, si pranza dopo. 
Scendiamo un ripido ma facile canalino di circa 30 mt. alla fine del quale, tenendoci sulla destra, attraversiamo una breve pietraia e arriviamo sulle sponde del Lac d'Asti (mt.2925), adagiato al centro del valloncello, sovrastato dalle pareti della Rocca Rossa (mt.3185). Sono le 14.00. Una breve sosta per gustare il paesaggio che, tuttavia, si è un poco incupito con nuvoloni che si addensano sul Pic d'Asti. Anche sulla Sella la nebbia va e viene. Il più è fatto.
 Rinviamo ancora il pranzo e ci avviamo, tenendoci sulla sinistra del laghetto, seguendo un bel sentiero che si snoda, salendo il vallone, 
verso la Sella: stimiamo di raggiungerlo in circa un'ora.  A metà del percorso grossi goccioloni ci suggeriscono di infilare le giacche a vento facendo presagire uno scroscio d'acqua più consistente. Invece, dopo pochi minuti, la pioggia cessa e squarci di cielo si aprono e chiudono sopra di noi. 
Raggiungiamo la  Sella d'Asti (mt.3123) alle 14.50! 

Ci affrettiamo a fare alcune foto ricordo. 

Una veloce nebbia sospinta da un venticello fresculello ci suggerisce di scendere. Rinviando per l'ennesima volta il pranzo. Scendiamo, accompagnati da qualche goccia d'acqua, un  sentiero che  , superata una pietraia seguendo pochi ometti, ci porterà al laghetto di partenza.  
 Arrivati presso un grosso masso, visto che il sole splende nuovamente, decidiamo di fermarci per pranzare. Sono le 15.20. Il cielo si è aperto ed il Pic d'Asti e la Rocca Rossa, alle nostre spalle, si stagliano contro un bel cielo azzurro. In basso possiamo vedere il Laghetto da dove siamo partiti. 
Avvolta da basse nebbie si erge la Tour Real. Sono le 16.00. Abbiamo finito le scorte. Solo Valentina decide di rinviare il suo pranzo: mangerà in macchina. Riprendiamo la discesa. 

Arriviamo alla macchina sono le 17.20. Come da programma circa 7 ore con soste e contro soste per godere dei diversi panorami che il Tour ci ha offerto. Congratulazioni a Federica, Manuela, Valentina, ottime escursioniste! Un brava anche a Moka! Grazie a Federica che ci fa da autista. Alla prossima.                    
Giorgio


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