lunedì 20 luglio 2015

RIFUGIO DANTE LIVIO BIANCO* (m. 1.890) e COLLE DELL VALLETTA (m. 2.480) Vallone della Merìs - Valle Gesso - Parco Naturale delle Alpi Marittime - DOMENICA 26 LUGLIO 2015



Escursione impegnativa ma non difficoltosa, che offre il meglio dal Lago sottano della Sella al Colle della Valletta.
Chi non avesse intenzione di camminare a lungo può fermarsi al Rifugio Livio Bianco, in ottima posizione sulle sponde del Lago sottano.

PROGRAMMA

RITROVO E PARTENZA ore 5.30 nel parcheggio della stazione FS di Savona. Con mezzi propri autostrada SV-TO uscita a Mondovì. Strada Statale per Borgo San Dalmazzo da dove si risale la Valle Gesso in direzione Valdieri. Arrivati a Sant’Anna di Valdieri (1.011 m) si parcheggiano le auto.

ITINERARIO A PIEDI:
dal fondo del paese si imbocca il viottolo asfaltato che sale ripido tra le abitazioni. Passate le ultime case, ci si inoltra su una ripida mulattiera in un bosco di latifoglie (noccioli, frassini, aceri). Superato il bivio per Tetti Bariau che si lascia sulla destra, la mulattiera diminuisce la pendenza. Passati i ruderi di Tetti Biaisa, si prosegue la salita dominando dall’alto il Rio della Meris.
Il Vallone della Merìs (l’accento va posto sulla i, diversamente dalla pronuncia comune) deve il suo nome alla favorevole esposizione “a merìs”, a meriggio ovvero a mezzogiorno, di cui gode.
Pochi tornanti e lunghi traversi portano in un fresco bosco di faggi; superati i Tetti Paladin, si prosegue ora con pendenze più lievi fino a uscire dal bosco. Si tralascia sulla sinistra un sentiero che si ricongiunge con la mulattiera poco oltre. La salita prosegue monotona a mezzacosta sul versante orografico sinistro della valle fino a raggiungere l’ampio pianoro pascolivo di Gias del Prato (ruderi sparsi e un edificio ristrutturato). La mulattiera si inoltra sul fondo del vallone, tra pascoli e detriti, affiancata pochi metri più in basso da un sentierino parallelo con il quale si ricongiungerà più avanti. Percorrendo un altro lungo tratto si raggiunge un restringimento della valle, ove il Rio della Meris ha inciso più profondamente il fondovalle. Subito dopo si lascia a sinistra una mulattiera che scende a guadare il rio e si entra nel pianoro pascolivo di Gias del Chiot della Sella, ove si trova anche un casotto di sorveglianza del Parco.  
Questa località, un tempo nota come Chiot de la Sela, deve il nome alla probabile presenza in passato di una “sella” – piccola costruzione in pietra con volta a botte, in genere parzialmente interrata, utilizzata per la conservazione degli alimenti. Al Chiot de la Sela furono costruite le Reali Case di Caccia, utilizzate dai Savoia durante le battute nel Vallone della Meris.
Oltre il Gias del Chiot della Sella, la mulattiera lascia a sinistra una traccia che scende al torrente per riprendere a salire più decisa tra arbusti e detriti. Passato un ruscelletto e costeggiata una cascatella, si è ormai in vista della cascata formata dall’emissario del Lago sottano della Sella.

La mulattiera raggiunge il Gias del Lago; si lascia a destra il bivio per il Lago soprano della Sella e si attraversa il Rio della Meris su un ponte di legno. Il Rifugio Livio Bianco, affacciato in splendida posizione sul Lago sottano della Sella, dista solo alcuni minuti.
Al rifugio, per chi lo desidera (e se il gestore ce lo consente), lasciamo il materiale in eccesso e  continuiamo l’escursione ai laghi e al colle della Valletta.
Tornati al bivio di Gias del Lago, si sale lungo il segnavia N25 tagliando in diagonale il pendio detritico inerbito. Il sentiero raggiunge la base di una bastionata di rocce montonate e le supera sulla destra con numerosi tornanti, molti dei quali lungo i resti della mulattiera che qui ricompare. Giunti al ripiano ove sorge il Gias Gros si può scorgere sulla sinistra il piccolo Lago mediano della Sella. 
Attraversato il piano erboso si riprende a salire a tornanti tra detriti; la mulattiera, con percorso tortuoso, supera un’altra bastionata di imponenti rocce montonate e perviene a un bivio ai piedi della cascatella formata dall’emissario del Lago soprano della Sella. Si tralascia il ramo di sinistra del bivio, che attraversa l’emissario e sale al Colle di Valmiana, e si segue il ramo di destra; in breve si raggiunge il bellissimo Lago soprano della Sella che è il più esteso del Parco.
La mulattiera si addentra in uno stretto valloncello laterale, attraversa un antico ponte in pietra sull’immissario del lago, costeggia un laghetto e supera con qualche tornante un dosso roccioso. Il valloncello quindi si apre lasciando vedere la depressione del colle. Con un traverso tra erba e detriti e pochi ultimi tornanti, la mulattiera raggiunge un enorme ometto in pietra, visibile già da lontano, posizionato pochi metri prima del Colle della Valletta. Dal colle si gode di un ampio panorama, sia sul versante della Valle Stura con il sottostante Lago soprano della Valletta, che sul versante della Valle Gesso, con l’imponente mole del Monte Matto.
Il ritorno è per la stessa via.                                                     

* Dante Livio Bianco è stato Comandante delle formazioni partigiane “Giustizia e Libertà” del Piemonte e alpinista cuneese, caduto nel 1953 sulla Cima Saint Robert nel gruppo di Gelàs.


DIFFICOLTA’:    Impegnativa per lunghezza e dislivello                                         
DISLIVELLO:     da Sant’Anna di Valdieri al Rifugio D.L.Bianco m 879; dal Rifugio al Colle della Valletta m 618; dislivello totale m 1.497 circa.
TEMPO DI PERCORRENZA:    da Sant’Anna di Valdieri al Rifugio D.L.Bianco circa 3 ore; dal Rifugio al Colle della Valletta circa 2 ore e mezza; tempo di percorrenza totale per A/R 9 ore circa.
PRANZO AL SACCO
ABBIGLIAMENTO: scarponi da trekking, giacca a vento, maglione, mantellina contro la pioggia, acqua, un ricambio di abiti puliti per il rientro in auto.
E’ consigliabile avere sempre nello zaino una minima dotazione di materiale di pronto soccorso e i medicinali di uso personale.

PRENOTAZIONI ENTRO SABATO 25 LUGLIO ORE 15:     
Tiziana  3398767977         Lutz   3462127277

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