PROGRAMMA
RITROVO E PARTENZA ore 13,00 nel parcheggio della stazione FS di Savona. Con mezzi
propri autostrada SV-TO uscita a Ceva. Da Ceva si risale la Valle Tanaro fino a
Ormea dove, poco prima del distributore di benzina, si imbocca uno slargo sulla
destra (Piazza della Libertà). Al fondo dello slargo, a sinistra, si prende la
piccola strada asfaltata che sale a Chionea e Chioraira, seguendo poi la
diramazione di destra della strada (indicazione per Chionea). A Chionea si
attraversa tutto l’abitato fino alle ultime case da dove, sulla destra, ha
inizio il sentiero con una ripida salita in cemento. In Chionea si parcheggiano
le auto.
ITINERARIO A PIEDI:
La ripida
salita in cemento (segnavia A34) tra le ultime case di Chionea (1154 m) si
trasforma subito in bella mulattiera. Si sale tra muri a secco e vecchi
terrazzamenti fino a raggiungere la Colla di Chionea (1223 m), punto nel quale
convergono varie mulattiere. Dalla colla bisogna prendere il sentiero non
troppo evidente (segnavia A17) che si stacca sulla sinistra. Ci si porta sullo
spartiacque, su terreno assolato tra rada vegetazione e rocce affioranti; da
qui in avanti il sentiero segue essenzialmente il filo di cresta della Costa
Valcaira. L’ascesa risulta abbastanza faticosa per i continui cambi di pendenza
e i brevi tratti scalinati tra roccette. Lasciati sulla sinistra alcuni ruderi,
si raggiunge un lungo abbeveratoio in cemento. Si segue la sterrata che
raggiunge da monte l’abbeveratoio e si prosegue lungo i pendii pascolivi a sud
dello spartiacque fino a raggiungere la deviazione, sulla destra, per il
rifugio. Pochi minuti e si raggiunge il Rifugio Valcaira (2010 m).
Qui al
rifugio cucineremo la nostra cena e pernotteremo.
La mattina
seguente, dopo colazione, si lascia il rifugio puntando verso nord-nord-est,
sul sentiero per il Lago del Pizzo e la Colla del Pizzo, fino alla soprastante
piazzola per l’atterraggio degli elicotteri dove ci si rimette sul sentiero per
il Pizzo d’Ormea, seguendo verso sinistra. Con alcuni tornanti si supera un
ripido pendio ricoperto di mirtilli e rododendri, si sale un tratto inerbito
della displuviale e, proprio alla base di una arrotondata sommità, si tralascia
sulla destra il sentiero (segnavia A17) per il Lago del Pizzo e la Colla del
Pizzo.
Si sale (segnavia A17b), ancora una volta assai ripidi, la succitata
sommità a quota 2365 m per raggiungere la sella ad E della vetta, ove è
installato un ripetitore raggiunto da una sterrata di servizio. Ci si inerpica
con stretti tornanti sul ripido pendio prativo che scende dalla vetta, quindi
si superano, con una certa attenzione, le facili roccette (qualche tratto un
po’ esposto) che conducono alla vetta del Pizzo d’Ormea (2480 m). Poiché questo
tratto è leggermente esposto se ne sconsiglia la percorrenza in caso di
maltempo. Nelle giornate limpide il panorama spazia a 360° dalla Corsica al
Monte Rosa.
DIFFICOLTA’: Impegnativa
per dislivello e pendenza del sentiero.
DISLIVELLO: da
Chionea al Rifugio Valcaira m 856; dal Rifugio al Pizzo d’Ormea m 470;
dislivello totale m 1.326 circa.
TEMPO DI PERCORRENZA: da
Chionea al Rifugio Valcaira circa 3 ore; dal Rifugio al Pizzo d’Ormea circa 2
ore; tempo di percorrenza totale per A/R 9 ore circa.
PRANZO DI DOMENICA 9: AL SACCO
ABBIGLIAMENTO: scarponi da trekking, giacca a
vento, maglione, mantellina contro la pioggia, acqua, un ricambio di abiti
puliti per il rientro in auto.
Portare le proprie lenzuola e
federa, o sacco a pelo, per il pernottamento al rifugio.
E’
consigliabile avere sempre nello zaino una minima dotazione di materiale di
pronto soccorso e i medicinali di uso personale.
PRENOTAZIONI ENTRO E NON OLTRE LA
SERA DI GIOVEDI’ 6 AGOSTO (i posti disponibili sono 10):
Lutz 3462127277
Tiziana 3398767977
Paolo 3334359152.
Paolo 3334359152.
Per l’occasione è stato deliberato che, soltanto per i soci, la tariffa del
rifugio, di € 20, sia completamente a carico dell’Associazione. Quindi le spese a carico dei
partecipanti, saranno quelle di viaggio, come al solito, quelle per la cena e per
la colazione, e per i non soci anche quelle del rifugio. L’occorrente per la
cena di sabato 8 e per la colazione di domenica 9 sarà acquistata dal capo
gita. I partecipanti dovranno provvedere per il proprio pranzo al sacco di
domenica 9.
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