Come da locandina, alle 5,30
partiamo a bordo di due macchine alla volta della Val Maira. Nella prima, che
guida Federica, trovano posto Tiziana, Manuela e Mokka (non è un cane da caffè
ma neanche da trifole); nell'altra, che guido io, si accomodano Germana e
Domenico. Alle 8.30 ca. raggiungiamo il nostro PP. subito dopo il Campeggio
Campo Base, presso il Ponte delle Fie mt.1677, dove parcheggiamo.

Il tempo è buono: qualche
nube in alto. Ci salveranno da un sole perforante. Iniziamo quindi a salire e,
come pensavo, data la stagione inoltrata, il famoso salto di 500 mt. della
Cascata di Stroppia potevamo solo immaginarlo
. Per farmi perdonare prometto alla comitiva di
rimediare, in relazione, con foto adeguata


. Brevissima
sosta: ripartiamo e superato il "Lago Niera", completamente asciutto,
e il Passo dell'Asino mt.2309, lasciamo a sinistra il sentiero per il Colle
della Portiola e la Forcellina; siamo
ormai nel Vallonasso di Stroppia. Seguiamo il sentiero che, superando pendii ora
erbosi, ora detritici, ci offre sulla
nostra destra le pareti rossastre che si allungano dal Buc de Nubiera mt.3211
al Pariàs Coupà mt.3248 fino al Brec de Chambeyron mt.3389 e, al centro, la
Cima Bonacossa mt.2810
. Sulle cime qualche nuvolaglia leggera. Stiamo
tutti bene e, con qualche breve sosta per godere del paesaggio, lasciandolo
sulla nostra sinistra un sentiero per il Colle dellìInfernetto, proseguiamo superando
un alternarsi di dossi detritici
Alle 13.15 raggiungiamo il
Bivacco Barenghi mt.2815. Strette di mano e foto ricordo con il Lago del
Vallonasso di Stroppia mt.2809, la Tete de la Frema mt.3142 e il Bivacco (foto
3956). Lago e Brec de Chambeyron mt.3389 .
Alle 13.30 decidiamo di
pranzare più avanti. Seguiamo il sentiero verso la Cima della Finestra di Stroppia mt.3034
superando il colle tra la
Cima e la Guglia Bonacossa. Dal colle ci appare il Lago della Finestra mt.2794.

Ore 14.30. L'aria si è rinfrescata. Ci copriamo. Primo, secondo,
frutta, anche secca, carcadè offerto da Manuela. Nessuno lo rifiuta!
Ore 15. Suono la tromba: si
riparte! Il prossimo sarà il Colle dell'Infernetto?

Dopo il primo tratto
impervio, seguiamo il sentierino che ci porta alla confluenza del Sentiero Dino
Icardi, il Sentiero Roberto Cavallero e il sentiero che porta al Passo delle
Terre Nere e al Colle del Ciaslaras. Sono le 16. Da questo pubto, teoricamente,
ci vorrebbero 2 ore per raggiungere il parcheggio.
Siamo nei verdi pascoli
della testata del Vallone dell'Infernetto con un bel panorama dell'Alta Val
Maira. Seguiamo il sentiero che, con pendenze diverse, ci porta verso la Valle
del Maurin con Torre Castello e la Provenzale sulla sinistra
. Rallentiamo la discesa perché Manuela ha qualche problema di digestione. Nell'ultimo tratto incrociamo
un escursionista che, di corsa, sta risalendo il sentiero per ritrovare un paio
di occhiali. E' sopra di noi quando Tiziana
scorge, a lato del sentiero, gli occhiali. Urla per richiamare il
"corridore". Torna e
ringrazia. Arriviamo allo sterrato assieme. Lui ha posteggiato l'auto proprio
lì!!. Per sdebitarsi ci offre un passaggio. Non a tutti, naturalmente. Andiamo
io e Federica. Tornerò con la mia macchina per portare a valle i restanti quattro
che mi aspettano all'incrocio dei due sterrati. Risparmiamo 1.5 km. di
camminata su sterrato. Ci ritroviamo con le due macchine presso il Campo Base
per un saluto. Come tempi siamo andati oltre le previsioni. I partecipanti, ai
quali vanno i miei complimenti, si son dichiarati appagati. Questo è quello che
conta. Grazie a Federica per la collaborazione. Alle 19.00 ca. lasciamo il
posteggio.
Arriveremo a Savona alle
9.30.
Complimenti ai partecipanti!
Giorgio
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