ZUCCARELLO - CASTELVECCHIO DI ROCCA BARBENA 21 APRILE 2013

ZUCCARELLO – CASTELVECCHIO DI ROCCA BARBENA

21 APRILE 2013

            ..GIORNATA PROMETTENTE: TEMPO DISCRETO, VELATO E FRESCO.

SIAMO IN 17; SI CONTANO:MARIUCCIA, FEDERICA, TIZIANA, ANNAMARIA, ROSANNA, ELSA, ORIANA, MARA E LA CONVALESCENTE PIERA,ANCORA IMBUSTATA PER LE CONSEGUENZE DI UN BRUTTO RUZZOLONE SULLA NEVE. POI, RINALDO, ITALO, PIERO E PAOLO. L’ULTIMO DEI TESSERATI, LUCA, E’ ACCOMPAGNATO DA AZZURRA, LA SUA FASCINOSA FIDANZATA A DALL’AMICO FEDERICO.CHIUDE IL GRUPPO DEI “NUOVI ED ENTUSIASTI”, LA FLORA, SIMPATICONA E PACIOSA.

           IN AUTO SI ARRIVA TUTTI INSIEME AL PARCHEGGIO PRESSO LA PORTA SUD DI ZUCCARELLO. PRIMA DELLA COLAZIONE AL BAR, RINALDO E PAOLO, DAVANTI ALLA STATUA DELLA BELLISSIMA ILARIA DEL CARRETTO, ACCENNANO ALLE SUE SFORTUNATE VICENDE PERSONALI ED ALLE ORIGINI STORICHE DEL BORGO.

          SI SALE AI RUDERI DEL CASTELLO, IN PARTE RECENTEMENTE RECUPERATO, PRIMA SULLA ANTICA STRADA DI SERVIZIO, E POI COL SENTIERO NEL BOSCO.SULLA COMODA STERRATA PER CASTELVECCHIO DI ROCCA BARBENA, CHE SI SNODA TRA ORTI E ULIVETI, INCONTRIAMO I RUDERI DELLA CAPPELLA DI S. GIACOMO, PUNTO DI STAZIONE PER PELLEGRINI D’ALTRI TEMPI, E LA RISTRUTTURATA PIEVE DI S. GIUSEPPE.IL BELLISSIMO BORGO CI ACCOGLIE CON ANTIPATICI E FREDDI SPIFFERI, CHE PERO’ NON SMINUISCONO IL PIACERE DELLA VISITA. CARUGGI OSCURI E SCALE RIPIDISSIME CI PORTANO FINO AL CASTELLO DEI CLAVESANA, BEN CONSERVATO DAI NUOVI PROPRIETARI.PRIMA DI SCENDERE A ERLI, FACCIAMO UN LEGGERO SNACK.

        RINALDO, IN AVANSCOPERTA, AZZARDA IL GUADO DI UN RIO, AFFLUENTE DEL NEVA. IL GRUPPO, DA LUI SCONSIGLIATO A FARE ALTRETTANTO, CONTINUA SULLA PROVINCIALE.FINALMENTE, AL BORGO ANTICO DI ERLI, ESCE IL SOLE CALDO, E CON BUONA PACE DEI VORACISSIMI LUCA E PIERO, SI PUO’ PRANZARE SUL SAGRATO DELLA CHIESINA DEI SS. DAMIANO E COSMA.

          SI RIPRENDE LA VIA DEL RITORNO SCAVALCANDO IL NEVA SU UN ARDITO PONTE ROMANO. VISITIAMO I RUDERI DI UN VECCHIO OPIFICIO, CHE CON IL MOVIMENTO DELLA RUOTA DEL MULINO, ASSOLVEVA ANCHE ALLE FUNZIONI DI OFFICINA, FONDERIA E FUCINA (!). POI, LUCA CI APRE LA STRADA IN UNA MACCHIA DI MIMOSE, PER RAGGIUNGERE LE ROCCE A PICCO SU UNA GOLA DEL FIUME: BELLO SPETTACOLO.QUINDI, TRA FIORI D’OGNI TIPO, CESPUGLI DI LAVANDA E DI ASPARAGI, SEGUIAMO AFFASCINATI IL CORSO A VOLTE IMPETUOSO DEL NEVA. SCORGIAMO DALL’ALTO DELLE BELLE TROTE CHE LOTTANO CONTROCORRENTE. SU ENTRAMBE LE SPONDE SONO ANCORA VISIBILI, ED IN BUONO STATO, CANALI ARTIFICIALI E GORE, CHE PORTAVANO ACQUA ALLE DUE SOLE CASCINE CHE SI SCORGONO TRA ERLI E ZUCCARELLO.

           NELL’ULTIMA MEZZ’ORA DI CAMMINO, CI SORPRENDE UNA LEGGERA PIOGGIA, CHE ANTICIPA UN PO ’QUELLA ANNUNCIATA DALLE PREVISIONI METEO. UNA CAPATINA AL BAR E FOTO RICORDO AL PONTE ROMANO CHIUDONO LA BELLA E INTERESSANTE ESCURSIONE.

         AL RIPARO IN AUTO, VIAGGIAMO SOTTO IL DILUVIO, CHE CI ACCOMPAGNA FINO OLTRE FINALE L.

          ARRIVIAMO A SAVONA, ALL’ASCIUTTO, PER LE 18,30.